Concerto a quattro mani dedicato al poeta dialettale bresciano Angelo Canossi

Charlie Cinelli, con l'amico musicista Roberto Soggetti, ha ideato e messo in scena, il concerto teatrale «Angel 1862» dedicato al grande poeta dialettale per il centocinquantesimo anniversario della nascita: Canossi infatti nacque a Brescia il 23 marzo 1862. Sarà la chiesa di San Giorgio, nell'omonima piazzetta, in città, a fare da sfondo allo spettacolo, venerdì 30, sabato 31 marzo e domenica 1 aprile (alle 21, gratuito; info e prenotazioni: 030/3749913).
Venerdì 11 maggio, sarà replicato, alle 20.45, all'Auditorium della Bcc Agro Bresciano di Ghedi, grazie all'interessamento dell'Associazione culturale La Fenice. 

Concerto teatrale, perché le poesie del Canossi saranno cantate e recitate, accompagnate da momenti solo strumentali. Rivestite di un suono che richiama il periodo storico nonché l'indole del poeta, ora melanconica, ora ironica o sognante. Il ritmo e la scansione musicale, le poesie scelte «ce li avevamo già dentro. Ci saranno gli scorci musicali più malinconici e i momenti più canzonetta», ha anticipato Cinelli, presentando il concerto con Soggetti, il presidente della Provincia Daniele Molgora, il maestro Ezio Rojatti per la Fondazione Provincia di Brescia Eventi (i due enti supportano l'appuntamento), l'assessore provinciale alla Cultura Silvia Razzi e il presidente de «La Fenice», Vittorio Damiani. 

Il vestito sonoro ai versi di Canossi lo cuciranno, con Cinelli e Soggetti, i musicisti dell'ottetto che li accompagnerà sul palcoscenico: Vincenzo Albini al violino, Claudio Minelli alla viola, Michele Tagliaferri al violoncello, Alan Cretti al contrabbasso, Marzia Tonoli al corno, Gabriele Rubino al clarinetto, Stefania Maratti al flauto e Paolo Soggetti alle percussioni. Cinelli duetterà con la cantante bresciana Ivana Gatti ne «La serenada», melodia che Canossi riportò in patria dalla Provenza. 

Quattordici brani racchiusi da una ouverture e da un concerto strumentale - che riassumerà le melodie ascoltate - composti e arrangiati da Roberto Soggetti (fonte: Giornale di Brescia)


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