Appena superato il confine della nostra
provincia in direzione sud-ovest troviamo la città di Asola, piccolo gioiello
del mantovano, forse poco conosciuto a causa della sua posizione quasi di
confine tra le due province, ma che merita indubbiamente una visita per le sue
bellezze storico-artistiche. Le origini di Asola sono antichissime, avvolte
nella leggenda per la mancanza di testimonianze dirette, Molto probabilmente
Asola, come centro abitato, venne fondata dai Galli Cenomani nel III secolo
a.C. e nel 180 a. C. divenne "Municipium" romano seguendo le sorti
dell'impero fino alla sua fine. Sotto la dominazione longobarda la città fece
parte della provincia bresciana, governata da un duca longobardo, e fu
sottoposta al governo di una serie di vicari regi che contribuirono a far
prosperare il paese. Verso la metà dell’ 8° secolo fu iniziata la costruzione
della rocca grande sulla riva del Chiese e delle mura per la sua difesa.
Durante il consolidarsi delle Signorie, la città fu soggetta all'influenza
bresciana, ma seppe ritagliarsi uno spazio d'azione formando, con i borghi
limitrofi, un distretto relativamente autonomo, denominato "quadra"
il quale, con confini leggermente modificati, ottenne in seguito anche il
distacco e l'autonomia dalla Diocesi di Brescia cui era soggetto. Asola fu a
lungo contesa dai Gonzaga, signori di Mantova, dai Visconti di Milano e da
Brescia. Nel 1440 scelse di assoggettarsi alla Repubblica di Venezia. La
Serenissima seppe valorizzare la strategica posizione di confine della cittadina
e la trasformò in fortezza. Promosse inoltre l'economia e la cultura,
rispettando libertà autonomia. La chiesa principale di Asola fu cattedrale di
una sede vescovile fino al 1818.
Giovedì pomeriggio 25 Aprile il Touring Club Italiano organizza una visita guidata ad Asola
Il nostro itinerario prevede una visita guidata alla Cattedrale di s. Andrea e dell’Assunta, ricostruita, a partire dal 1472, sulla base di una più piccola chiesa gotica eretta nel 1300, e successivamente perfezionata e decorata fino a tutto il ‘700. La cattedrale contiene al suo interno opere di grande pregio, tra cui dipinti dal Romanino (1485-1559), un “Cenacolo” dei primi anni del '500, influenzato dall'omonima opera leonardesca con attorno un gruppo di interessanti affreschi coevi, la pala “Madonna del Rosario” di Palma il giovane (1628), la pala di “San Giuseppe” del ‘500 di Giovanni e Bernardino da Asola, una tela di Lattanzio Gambara e un pregevole organo 500esco opera degli Antegnati. La visita guidata prosegue al Museo civico “G Bellini”, costituito agli inizi degli anni Venti, quando il Cavaliere Goffredo Bellini, collezionista asolano, cominciò a dare una prima e provvisoria organizzazione a una vastissima raccolta di oggetti di ogni genere e di ogni epoca, legati in gran parte alla storia della città e del territorio. La visita si conclude con una sosta al “Caffè Liberty”, locale storico della città usato inizialmente per custodire l'archivio comunale e divenuto successivamente, nel 1811, sede della Pretura.
info: segreteria@clubtouringbrescia.it, cell. 3664378715
Partecipazione: gratuita (si pagano solo 2 € per l'ingresso al museo, 1 € per over 65)
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