Le iniziative del Touring Club Italiano

Toscolano Maderno, 24 Giugno 2012
Visita guidata all’area archeologica della Villa Romana e al Polo Cartario di Maina Inferiore

L’itinerario ha inizio con la visita all’area archeologica di una magnifica villa romana, aperta definitivamente al pubblico nell’Aprile del 2011. I primi ritrovamenti archeologici di questo maestoso edificio risalgono al XV e XVI secolo; alla fine dell’Ottocento furono eseguiti scavi estesi, poi reinterrati. Nel 1967 vennero alla luce alcuni vani con pavimenti a mosaico e intonaci dipinti. Venne promossa una modesta campagna di scavi, dopodiché l’area rimase per decenni per lo più chiusa al pubblico in stato di abbandono. Nel 2009 sono stati appaltati lavori di restauro e valorizzazione per circa 250 mila euro. Sono terminati per ora solo nella parte occidentale. In quella orientale, situata a brevissima distanza dal lago, si stanno invece ancora completando gli scavi.
La villa, costruita nel I secolo d.C., subì interventi e trasformazioni nei secoli successivi sino all’inizio del V secolo d.C., conservando sino al momento della distruzione aspetti propri di un edificio di grande lusso. Una fase di grande rilevanza architettonica è quella databile fra la fine del I e la prima metà del II secolo d.C. In questo periodo appartenne probabilmente a un esponente di una delle più importanti famiglie bresciane, Marco Nonio Macrino, console nel 154 d.C..e proconsole d’Asia nel 170-171 sotto Marco Aurelio, di cui fu intimo amico. Di estrema rilevanza a questo proposito è un’ iscrizione rinvenuta nel Seicento nell’area dell’edificio in cui si legge una dedica a Arria, moglie di Marco Nonio Macrino, iscrizione che confermerebbe quindi l’appartenenza della villa al condottiero romano.
La valle delle cartiere fu sede, fino alla metà del secolo scorso, di una rinomata tradizione cartaria, documentata già nel 1381 e attiva tra il XV e il XVI secolo nella fornitura di carta alle stamperie veneziane: in quel periodo e nei secoli successivi si caratterizzò per una fervida attività produttiva e per un numero elevato di cartiere, i cui resti, immersi in una suggestiva cornice naturalistica, contraddistinguono ancora l’intera valle. Il Polo Cartario è un complesso produttivo trasformato in sede espositiva museale. Al suo interno si ripercorrono le tappe della produzione della carta dalle origini al 900, attraverso un percorso di visita che, al nucleo cinquecentesco della fabbrica, nel quale sono riprodotti macchinari e attrezzature per la produzione della carta dal XV al XVIII sec., si snoda nelle sale superiori, dedicate all’evoluzione della produzione nelle prime fasi della Rivoluzione Industriale.


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